Dichiarazione d'artista

Il processo creativo, è alimentato dalla curiosità verso i nuovi materiali, le loro possibilità di utilizzo e le caratteristiche manipolative. Dopo gli studi accademici ho partecipato a residenze artistiche nel campo della scultura, come la Scuola Internazionale di Scultura di Pinuccio Sciola e il corso T.A.M. (Trattamento artistico dei metalli) di Arnaldo Pomodoro. Queste esperienze sono state fondamentali, mi hanno aiutato a uscire dagli schemi accademici e a prendere confidenza con l’utilizzo di materiali non convenzionali. La mia ricerca si è orientata dal 2011 sulle possibilità di espressione del silicone, materiale che trasformo insieme ai pigmenti e applico in modo pittorico su light box e sculture, da qui il termine “pittura al silicone”. 

L’esperienza in Cina nel 2012 presso la residenza artistica “Swatch Art Peace Hotel” ha fortemente influenzato il mio lavoro, così come la mia visione del mondo. La cultura e il paesaggio asiatico hanno avuto un forte impatto su di me, ho passato molti giorni girovagando con la mia fotocamera, perdendomi per le strade di Shanghai, abbagliato di sera dai luminosi grattacieli cercando di assimilare tante informazioni. I soggetti dei light box s’ispirano alle mie fotografie: elementi dell’architettura moderna si fondono con quelli della cultura classica, sviluppando nuove immagini a volte anche con l’aggiunta di colori o di altri materiali. La scatola luminosa non si limita a una funzione estetica e bidimensionale. A luce spenta prevale l’aspetto pittorico – decorativo dell’immagine. Quando il led si accende, la percezione del soggetto raffigurato cambia, dando evidenza alla texture assume un altro significato. Attraverso la luce, l’opera esce dai suoi confini delimitati dalla cornice, avvolge lo spazio circostante e l’osservatore, creando nuove suggestioni. Dopo la residenza nel marzo 2019 presso il “Farm Cultural Park” di Favara, utilizzo la tecnica del “silicone painting” su altri supporti, materiali di recupero. La mia ricerca è orientata a riutilizzare materiali di “scarto” dandogli un’altra connotazione, prendono vita sculture ispirate dal mondo animale e da insetti di fantasia, emotivamente turbati. Nel 2021 nasce La serie di sculture Animals covid after party durante il periodo di lockdown quando la popolazione era costretta a restare in casa, il mondo animale e vegetale ha avuto il ruolo da protagonista, mentre l’uomo ha fatto da comparsa. Ho ripreso a fare arte con i materiali che avevo a disposizione nel mio studio. Spinto dal desiderio di riprendere un contatto con la natura e con gli affetti, di riappropriarmi delle piccole cose quotidiane, che non erano più così scontati. Ho ideato questa serie di sculture, un bestiario di animali di fantasia. Sono nate delle nuove specie, che fanno riferimento alle emozioni e alla società del post-pandemia. Ognuno di essi non è un singolo animale, ma una fusione di specie differenti emotivamente turbati, che inglobano in essi elementi colorati, plastica, mascherine e altri materiali di scarto gettati dall’uomo. Da questa esperienza la mia sensibilità sul tema ambiente e sul rispetto del Pianeta è diventata ancora più sentita. Oggi continuo a lavorare su questo progetto sviluppando altre forme, sempre con l’utilizzo di materiali di recupero come mascherine, plastica, tetrapack, silicone e pigmenti.